Transizione 5.0, come cambia per il 2025
17.01.2025 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Sul fronte Transizione 5.0 la Legge di Bilancio 2025 apporta rilevanti modifiche che hanno l’obiettivo di semplificare la misura, renderla più accessibile ed attrattiva per le imprese. Le novità principali contenute nella Legge di Bilancio sono quattro e hanno effetto retroattivo. In primo luogo, scendono a 2 gli scaglioni di investimento: fino a 10 milioni di euro verrà pertanto riconosciuto un credito di imposta variabile dal 35% al 45% in base alla riduzione dei consumi energetici, mentre fra i 10 e i 50 milioni l’aliquota resta dal 5% al 15%.
Confermata la semplificazione delle procedure di calcolo dei consumi energetici, con una procedura diretta per il riconoscimento dei benefici in caso di sostituzione di beni materiali aventi caratteristiche tecnologiche analoghe e interamente ammortizzati da almeno 24 mesi alla data di presentazione della comunicazione di accesso al credito di imposta, o per progetti di innovazione realizzati per il tramite di una ESCo in presenza di un contratto di EPC (Energy Performance Contract) nel quale sia espressamente previsto l’impegno a conseguire il raggiungimento di una riduzione dei consumi energetici.
Viene inoltre prevista la possibilità di cumulo con altri incentivi nazionali ed europei, compresi quindi la Zes Unica e le Zone logistiche semplificate, mentre resta confermato il divieto di doppio finanziamento sugli stessi costi. La norma prevede infine un incremento della maggiorazione per i pannelli fotovoltaici realizzati in Europa, per rendere l’acquisto competitivo rispetto ai prodotti concorrenti asiatici. È invece ancora in discussione con la Commissione europea la proroga dal 31 dicembre 2025 al 30 aprile 2026 del termine per effettuare gli investimenti.
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