Marchi Made in Italy: nuove regole e adempimenti
04.10.2024 - TECNOLOGIA E PRODUZIONE
Sono state introdotte nuove regole dal Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) che si concentra sulla tutela dei marchi storici italiani, in particolare quelli legati al Made in Italy.
Il decreto introduce una serie di disposizioni per garantire la continuità e la protezione di questi marchi, riconosciuti come di particolare interesse nazionale.
1. Cessazione del marchio e obbligo di comunicazione - La nuova normativa stabilisce che i titolari di marchi d’impresa che abbiano contribuito alla promozione del Made in Italy negli ultimi 50 anni devono notificare al MIMIT la cessazione dell’utilizzo del marchio almeno sei mesi prima che questa avvenga. La comunicazione deve avvenire tramite un modulo specifico, che verrà pubblicato entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale (prevista per il 3 luglio 2024). Questo obbligo serve a garantire che il Ministero possa intervenire tempestivamente per valutare la possibilità di tutelare il marchio e prevenirne l’estinzione.
2. Subentro del MIMIT nella titolarità dei marchi - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha la facoltà di subentrare nella titolarità dei marchi che non siano stati utilizzati per almeno cinque anni. Anche nei casi in cui sia prevista la cessione del marchio a terzi, il MIMIT ha tre mesi di tempo per decidere se acquisirne la titolarità. L'elenco dei marchi rilevati dal Ministero sarà reso pubblico, in modo da permettere a operatori economici potenzialmente interessati di acquistare questi marchi. Questa misura ha l’obiettivo di preservare il valore culturale e commerciale dei brand che hanno reso celebre il Made in Italy nel mondo.
3. Licenza gratuita per l'utilizzo dei marchi rilevati - Secondo l’articolo 5 del decreto, le imprese italiane o estere che intendono investire in Italia o trasferirvi attività precedentemente dislocate all’estero, possono richiedere una licenza gratuita per l’utilizzo dei marchi rilevati dal MIMIT. La richiesta deve essere accompagnata da un progetto di investimento che includa un piano dettagliato sugli impatti occupazionali dell'iniziativa. La licenza viene concessa per un periodo minimo di 10 anni. Tuttavia, la licenza può essere revocata se l’impresa cessa la sua attività o delocalizza la produzione all’estero.
Le nuove disposizioni mirano a garantire la protezione dei marchi storici italiani e a prevenire la loro dispersione, sostenendo allo stesso tempo l’economia nazionale. Attraverso la concessione di licenze gratuite e la possibilità di subentrare nella titolarità dei marchi, il decreto si propone di attrarre investimenti e di mantenere il patrimonio industriale e culturale associato al Made in Italy. Queste misure rappresentano un importante passo per proteggere il valore simbolico e commerciale dei marchi italiani, offrendo al contempo opportunità per le imprese interessate a investire in settori strategici legati alla produzione e all'identità nazionale.