Formazione 5.0, come funzionerà il credito di imposta
19.07.2024 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Il nuovo Piano Transizione 5.0 torna ad agevolare le spese sostenute dalle imprese per la formazione del personale sui temi della transizione digitale ed energetica. Il credito d’imposta non potrà superare il 10% degli investimenti effettuati in beni strumentali, fino ad un massimo di 300 mila euro.
Dalla bozza del decreto attuativo 5.0 emerge una novità importante rispetto al passato: sarà infatti obbligatorio sostenere un esame finale, con l’attestazione del risultato conseguito. I percorsi formativi dovranno inoltre prevedere determinati moduli obbligatori: almeno uno della durata minima di 4 ore, comprendete tematiche relative alla transizione energetica e un altro modulo, sempre della durata non inferiore alle 4 ore, con tematiche legate alla transizione digitale.
Secondo le anticipazioni diffuse le spese ammissibili all’agevolazione comprenderanno: le spese relative ai formatori (esterni); i costi di esercizio relativi ai formatori e al personale dipendente, nonché per i titolari di impresa e soci lavoratori, partecipanti alla formazione (viaggi, materiali e forniture); i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione; le spese di personale dipendente, nonché dei titolari di impresa e soci lavoratori, partecipanti alla formazione e le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Si attende la pubblicazione del decreto attuativo per tutti i dettagli.
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