EU: Divieti per il greenwashing e le informazioni fuorvianti sui prodotti
15.03.2024 - TECNOLOGIA E PRODUZIONE
Il Parlamento ha dato il via libera definitivo a una direttiva che migliorerà l'etichettatura dei prodotti e vieterà l'uso di dichiarazioni ambientali fuorvianti.
La direttiva, adottata oggi con 593 voti favorevoli, 21 contrari e 14 astensioni, mira a proteggere i consumatori da pratiche commerciali ingannevoli e ad aiutarli a compiere scelte di acquisto migliori. A tal fine, una serie di abitudini di marketing problematiche legate al greenwashing e all'obsolescenza precoce delle merci saranno aggiunte all'elenco UE delle pratiche commerciali vietate.
Ancora più importante, le nuove norme mirano a rendere l'etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l'uso di indicazioni ambientali generiche come "rispettoso dell'ambiente", "naturale", "biodegradabile", "climaticamente neutro" o "eco" senza prove.
Anche l'uso dei marchi di sostenibilità sarà ora regolamentato, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro, nell'UE saranno consentiti solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione ufficiali o istituiti dalle autorità pubbliche. Inoltre, la direttiva vieterà le affermazioni secondo cui un prodotto ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull'ambiente a causa di sistemi di compensazione delle emissioni.
La direttiva deve ora ricevere anche l'approvazione finale del Consiglio, dopodiché sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale e gli Stati membri avranno 24 mesi per recepirla nel diritto nazionale.