Al via il nuovo piano Transizione 5.0, le novità per imprese

01.03.2024 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA

Con l’approvazione del decreto PNRR da parte del Governo (in corso di pubblicazione) prende il via il nuovo Piano Transizione 5.0 che mette in campo 6,3 miliardi di euro per sostenere la transizione digitale ed ecologica delle imprese.

Le agevolazioni sono rivolte a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, senza distinzione di dimensione o settore, che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti nell’ambito di progetti di innovazione che consentano una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3%, o pari al 5% se calcolata sul processo interessato dall'investimento.

Le spese ammissibili devono fare riferimento all’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali tecnologicamente avanzati con requisiti industria 4.0, con l’estensione ai software per il monitoraggio dei consumi energetici e ai gestionali. Inoltre, per progetti con importi superiori a 40 mila euro, saranno ammessi anche investimenti in beni strumentali necessari all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (con una maggiorazione per i moduli fotovoltaici UE ad alta efficienza) e le spese per la formazione del personale sul tema della transizione digitale ed energetica (nel limite di 300 mila euro).

L’incentivo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta con l’applicazione di una aliquota variabile sulla base dell’importo dell’investimento e della quota di risparmio energetico conseguito. Per investimenti fino a 2,5 milioni si va dal 35% al 45%, per investimenti tra 2,5 e 10 milioni dal 15% al 25%, per investimenti tra 10 e 50 milioni dal 5% al 15%.

Per accedere all’incentivo sarà necessario effettuare una doppia comunicazione al Ministero, ex ante ed ex post, e inoltre produrre una certificazione dei consumi energetici sia prima che dopo la realizzazione degli investimenti.

Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un'unica rata. L'eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

Per l’attuazione della misura si attende la pubblicazione del decreto attuativo prevista per la fine del mese di marzo.

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