Pubblicata la UNI/PdR 151:2023

27.10.2023 - TECNOLOGIA E PRODUZIONE

E’ stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 151:2023 “Profilo professionale dello specialista in sicurezza delle macchine – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”. Elaborata dal Tavolo “Machinery Safety Specialist” grazie alla collaborazione di Federmacchine, la prassi di riferimento ora disponibile si presenta come un utile strumento di riconoscimento e qualificazione per questa delicata professione che poggia su un ben consolidato quadro normativo e legislativo. Lo specialista in sicurezza delle macchine è infatti un esperto nell’applicazione dei requisiti di sicurezza: requisiti che sono previsti dalla legislazione europea relativa alle macchine, da una ricca legislazione di prodotto nonché da ulteriori disposizioni di legge che concernono le relative attività di progettazione, fabbricazione, valutazione di conformità e documentazione. In un quadro così fortemente strutturato, la figura del Machinery safety specialist riveste un ruolo di grande importanza.

I requisiti professionali identificati dalla prassi di riferimento sono specificati in termini di conoscenze e abilità, così da identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ), secondo la struttura tipica di tutti i documenti UNI relativi alle attività professionali non regolamentate. Questi requisiti sono pertanto espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di certificazione, grazie ai quali il mercato può riconoscere i professionisti pienamente qualificati.

Il documento definisce quindi compiti e attività specifiche della figura professionale secondo livelli base e avanzato (punto 4) e illustra con un prospetto di facile consultazione (punto 5) i compiti, le conoscenze e le abilità richieste per ogni compito specifico: dalla valutazione dei rischi alla redazione della dichiarazione di conformità; dalla definizione degli adempimenti legislativi applicabili al prodotto alla valutazione delle emissioni o di specifiche funzioni di sicurezza.

Ricordiamo che le prassi di riferimento sono adottate esclusivamente in ambito nazionale e rientrano fra i “prodotti della normazione europea”, come previsti dal Regolamento UE n.1025/2012. Sono documenti che introducono prescrizioni tecniche e rimangono liberamente disponibili per un periodo non superiore a 5 anni, periodo dopo il quale possono essere trasformate in un documento normativo a tutti gli effetti (UNI, UNI/TS, UNI/TR).

Un convegno illustrativo della PDR sarà svolto il 16 novembre p.v.: ulteriori dettagli nelle prossime uscite del notiziario.

Contatti

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