Presentato il Piano di Revisione del PNRR e il capitolo Repower UE
01.09.2023 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA
La Cabina di regia del PNRR ha presentato a fine luglio una proposta di revisione del PNRR per circa 16 miliardi di euro, con l’obiettivo di conseguire i traguardi e gli obiettivi previsti fino al 2026. Nel complesso le amministrazioni hanno proposto modifiche per 144 interventi fra investimenti e riforme su 349 approvati. Sono 9 le misure del PNRR che vengono stralciate dal piano a causa delle tempistiche di attuazione, con beneficiari principalmente le pubbliche amministrazioni.
Si va invece verso il rifinanziamento, con relativo scorrimento delle graduatorie, per le misure dei contratti di sviluppo per la logistica e dei contratti di filiera. Non rientrano invece nel testo le tante attese modifiche alle aliquote del Piano Transizione 4.0, che dovranno pertanto trovare ora spazio nella programmazione nazionale.
Alla rimodulazione del PNRR si aggiunge il capitolo RePowerEu, un piano da 19 miliardi di euro per ridurre la dipendenza del gas russo.
Per il settore produttivo delle imprese sono previsti interventi per 6,3 miliardi di euro. Ben 4 miliardi sono destinati alla Transizione 5.0 green con l’obiettivo di incentivare progetti volti alla transizione ecologica, per la riduzione del consumo dell’energia nei processi produttivi, la sostituzione dei combustibili fossili, la riduzione delle emissioni in atmosfera, il recupero di materie prime critiche, la circolarità dei processi produttivi attraverso un uso più efficiente delle risorse.
Una dote da 1,5 miliardi di euro è diretta all’istituzione di un Credito di imposta per l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili al fine di sostenere le imprese negli investimenti in impianti per la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili da utilizzare esclusivamente nel proprio processo produttivo.
Sul capitolo per la transizione verde ci sono inoltre 320 milioni per il sostegno degli investimenti promossi dalle PMI a valere sulla Sabatini Green.
Fra gli interventi di interesse per le imprese si segnala infine una specifica misura dedicata alle filiere strategiche per le tecnologie a zero emissioni, con risorse di 2 miliardi di euro per sostenere investimenti per la produzione nelle catene del valore delle tecnologie e materie prime critiche.
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