Incentivi 4.0, cosa cambia nel 2023
20.01.2023 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Dal 1° gennaio sono in vigore le nuove aliquote del Piano Transizione 4.0, confermato il décalage degli incentivi.
Per l’acquisto di beni materiali 4.0 - rientranti nelle categorie indicate dall’allegato A della Legge 232/2016 e interconnessi al sistema aziendale - sarà possibile usufruire per il 2023 di un credito di imposta nelle seguenti misure:
• 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
• 10% per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro,
• 5% per investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.
Per l’acquisto di software 4.0 (di cui all’Allegato B della Legge 232/2016) l’aliquota del credito di imposta torna al 20% delle spese con tetto a 1 milione di euro. Gli investimenti devono essere sostenuti nel periodo compreso dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, con un’estensione al 30 giugno 2024 a condizione che entro il mese di dicembre 2023 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Nessun incentivo invece per l’acquisto di macchinari tradizionali e software di base (agevolati al 6% lo scorso anno), e per la formazione 4.0. Il Governo ha promesso a breve una revisione del Piano 4.0 ma si dovrà fare i conti con le regole fissate da Bruxelles, si attendono aggiornamenti in merito.
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