Regolamento per lo screening degli investimenti esteri diretti
06.12.2022 - TECNOLOGIA E PRODUZIONE
Nell’ambito del Programma di Lavoro 2023 della Commissione europea, di grande importanza è il punto riguardante il Regolamento per lo screening degli investimenti esteri diretti (Foreign Direct Investment (FDI) Screening Regulation), volto a stabilire un meccanismo di screening e i requisiti che gli investitori stranieri e le PMI devono seguire durante le loro transazioni e lo scambio di informazioni con paesi terzi. L'obiettivo è quello di proteggere la sicurezza nazionale e l'ordine pubblico in imprese strategiche, in particolare in seguito all'aggressione russa contro l'Ucraina.
Di seguito, una panoramica più dettagliata del Regolamento:
COPERTURA SETTORIALE
Gli IDE coprono circa il 44% del settore della produzione avanzata nelle PMI e il 32% delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle piccole imprese con 10-49 dipendenti. Gli investitori stranieri potrebbero cercare di influenzare le imprese europee, le cui attività hanno ripercussioni su:
- Tecnologie critiche: robotica, Intelligenza Artificiale (AI), semiconduttori, beni a duplice uso, cybersecurity
- Infrastrutture critiche: elaborazione/archiviazione dati
- Input Critici: materie prime
Le tre aree critiche degli investimenti esteri provengono in particolare da Regno Unito, Stati Uniti e Cina, e meno dell'1,5% e dello 0,2% rispettivamente da Russia e Bielorussia. A causa degli investimenti diretti russi e bielorussi all'interno dell'Unione, esiste un rischio maggiore che il loro investimento possa costituire una minaccia per la sicurezza dell'UE.
GUIDA FDI
Pertanto, nell'aprile 2022, la Commissione ha adottato le Linee guida per gli Stati membri sulla valutazione e la prevenzione delle minacce alla sicurezza e all'ordine pubblico, in base alle quali:
- Le PMI non sono tenute a notificare le loro transazioni e lo scambio di informazioni alla Commissione o a uno Stato membro. Tuttavia, le PMI devono essere consapevoli del rischio che la loro interazione con Stati non membri, in particolare con Russia e Bielorussia, può comportare per la sicurezza nazionale e di una possibile richiesta da parte delle autorità nazionali di screening di fornire senza indugio ulteriori informazioni sull'argomento.
- Proibisce alle PMI di impegnarsi intenzionalmente e consapevolmente in attività il cui obiettivo è aggirare le restrizioni imposte a Russia e Bielorussia. Le società dell'UE, e in particolare quelle con portatori di interessi di nazionalità russa o bielorussa, dovrebbero condurre un'adeguata due diligence sui loro partner commerciali e sulla destinazione finale dei fondi o delle risorse economiche. Queste procedure potrebbero comportare screening, analisi dei rischi, due diligence a più livelli e monitoraggio continuo.