Incentivi alla Ricerca: cosa succede nel 2022
23.12.2021 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Il disegno della legge di bilancio conferma per il 2022 le attuali aliquote del credito di imposta per la ricerca e l’innovazione, mentre dal 2023 è prevista una progressiva riduzione che farà scendere l’agevolazione fino a un minimo del 5% nel 2031.
Per il prossimo anno gli imprenditori possono accedere a un credito di imposta pari al:
• 20% per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo con tetto massimo a 4 milioni di euro,
• 15% per progetti di innovazione 4.0 o green con tetto massimo a 2 milioni di euro,
• 10% per progetti di innovazione e/o attività di design e innovazione estetica per la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari con tetto massimo a 2 milioni di euro.
L’incentivo è rivolto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, senza distinzione di dimensione o settore. La fruizione del credito d’imposta è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all’avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione.
UCIMU, tramite Probest Service-Servizi Finanziari Fincimu, è in grado di assistere le aziende nella stesura della domanda fino all’ottenimento dei benefici